Per la seconda volta, dopo l’esperienza del trentennale nel 2017, a Febbraio abbiamo concluso con soddisfazione la nostra esperienza di volontariato presso Transmediale, il più grosso festival di tecnologia e comunicazione in Europa, la cui storia inizia con una rassegna video, e termina con un’iniziativa che solo quest’anno è riuscita ad attrarre più di 25.000 spettatori,  ospitata come sempre nella suggestiva cornice della Haus der Kulturen der Welt a Berlino.

Un festival caratterizzato quest’anno dal tema “Face Value” o valore nominale, e conseguentemente incentrato sui tanti processi finanziari ed economici globali in cui le tecnologie svolgono un ruolo predominante, dalla  block-chain all’economia dell’attenzione e delle relazioni.

Tanti i nomi di studiosi, esperti, artisti, che si sono succeduti quest’anno sui tanti palchi del festival, da Florian Cramer a Angela Nagle, dal Critical Media Lab Basel all’esposizione di Chelsea Manning, attraversando argomenti che hanno spaziato dalla memetica alla trasparenza, dall’analisi di tool specifici a sguardi d’insieme sul panorama delle tecnologie dedicate alla comunicazione e ai media.

Un’esperienza di rilievo per chiunque si interessi alla comunicazione ed ai media, sopratutto quando, come nel nostro caso, lo fa principalmente con un principio d’ispirazione etico ed una volontà di coinvolgimento e partecipazione.

Come ormai usuale, al festival si è accompagnato il CTM Festival, un percorso intrinsecamente legato a Transmediale e dedicato alla musica, alle performance dal vivo e alla danza.

Un’esperienza quindi che contiamo di ripetere l’anno prossimo, sia per il valore culturale dell’offerta proposta, sia per il prezioso lavoro di networking che contraddistingue la nostra relazione con gli organizzatori del festival, che speriamo possa portare a nuove occasioni di collaborazione.

Ci vediamo a Berlino quindi, alla prossima Transmediale!